Riporto un estratto di un articolo che ho trovato sul sito di adozione dei levrieri e che tocca un argomento davvero molto importante per chi possiede un cane ma soprattutto per chi è in attesa di prenderne uno: l’ansia da separazione.
“CHE COS’E’ L’ANSIA DA SEPARAZIONE?
L’ansia da separazione indica una particolare condizione nella quale il cane
esprime eccessivo disagio quando avverte la separazione dalle persone cui èaffettivamente legato (…)““Il cane può abbaiare oululare, urinare e/o defecare o ancora distruggere mobili e tappeti o scavare,sempre e solo durante l’assenza del suo padrone, che interpreta queste azionicome dispettose e vendicative, anche se spiegazioni del genere non trovanoalcun fondamento nello studio scientifico del comportamento animale; si trattainvece di risposte “angosciose” alla separazione dalla persona, o dallepersone, cui l’animale è affettivamente legato.“
Quindi abbiamo capito di cosa stiamo parlando, l’ansia da separazione è uno dei maggiori motivi per cui molti cani vengono dati via o abbandonati.. ma non sempre chi prende queste decisioni si pone nell’atteggiamento di risolvere un problema piuttosto che disfarsene… I modi per combattere l’ansia da separazione ci sono, basta farsi aiutare!
“I cani che soffrono di ansia da separazione molto spesso si esibiscono inaffettuosità eccessive nei confronti dei proprietari (…). Questi cani di norma cercano espesso ottengono il contatto o la vicinanza continua con l’uomo: l’elementodistintivo è proprio che i problemi si manifestano solamente quando sonoseparati dall’oggetto del loro attaccamento, sia perché il proprietario esceeffettivamente di casa o anche soltanto se impedisce al cane di stare con lui,semplicemente chiudendolo in un’altra stanza.“
“CAUSE:
Spesso si tratta di cani abituati ad un contatto costante e protratto conl’uomo (…). Esistono alcuni cani cha sono probabilmente predisposti fin dallanascita per l’insorgenza dell’ansia da separazione, e cioè individui cheincontrano delle difficoltà maggiori a vivere “lontano” dal gruppo famigliare,anche se per poche ore al giorno.”
Quindi, questo disturbo non deve essere imputato al cane, dobbiamo sempre pensare che nella maggior parte dei casi siamo noi ad aver fatto degli errori, in primis quello di aver preso un animale con noi senza avere le conoscenze per gestirlo…
“Come piccola linea guida, possono valere i principi seguenti:1. Se si prende un cucciolo, ed è l’unico animale in casa, favorire nelleprime settimane l’attaccamento affettivo e fisico del cane al nucleo famigliare2. Non lasciare il cucciolo da solo per molte ore nella giornata, cercando dimantenere il più possibile degli orari fissi e facendo qualche piccolo sacrificio,non lasciando il cane da solo soprattutto di sera3. Garantire al cucciolo orari fissi per i pasti, le fasi di gioco e le uscite, inmodo che abbia fin da subito dei riferimenti chiari nella sua vita4. Non lasciare tutta la casa a disposizione del cucciolo, ma limitare il suoambiente di vita ad una stanza piccola o creare una piccola area recintata; lofarà sentire più tranquillo, eviterà a voi come proprietari lo stress del pulireovunque gli “incidenti” del piccolo ed eviterà il fenomeno della distruttività dioggetti inappropriati5. Verso la pubertà (primo-secondo calore nella femmina e 8-9 mesi nelmaschio) favorire invece l’indipendenza del cane, utilizzando momenti di giocoin casa e in esterno, le passeggiate, ecc. ed insegnando gradatamente al canea stare da solo in vari momenti della giornata e in occasioni diverse, con unacerta imprevedibilità6. Quando si esce di casa e quando si ritorna, soprattutto del vostro caneè particolarmente sensibile, non accarezzarlo e coccolarlo molto, maattendere che si sia calmato e poi riempirlo di premi!“